I martiri della libertà italiana dal 1794 al 1848, Հատոր 1

Գրքի շապիկի երեսը
Tip. Bortolotti di Giuseppe Prato, 1887 - 636 էջ
 

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Էջ 328 - starà. O giornate del nostro riscatto ! Oh dolente per sempre colui Che da lungi, dal labbro d'altrui, Come un uomo straniero, le udrà! Che a' suoi figli narrandole un giorno, Dovrà dir sospirando : io non e' era ; Che la santa vittrice bandiera Salutata quel di non avrà.
Էջ 328 - L' han giurato : altri forti a quel giuro Rispondean da fraterne contrade, Affilando nell' ombra le spade Che or levate scintillano al sol. Già le destre hanno stretto le destre; Già le sacre parole son porte ; O compagni sul letto di morte , O fratelli su libero suoi.
Էջ 328 - brando stanno i fati d'Italia. Oggi, o forti, sui volti baleni II furor delle menti segrete Per l'Italia si pugna, vincete ! Il suo fato sui brandi vi sta. O risorta per voi la vedremo Al convito dei popoli assisa, O più serva,, più vii, più derisa Sotto
Էջ 434 - logoro e bisogna deporlo, che importa dovunque sia gettato ? « Altre volte diceva : — Mi vado preparando alla morte, ma mi sarei rassegnato più volontieri ad una condizione: rientrare appena nel tetto paterno, abbracciare le ginocchia di mio padre, intendere una parola di benedizione e
Էջ 433 - nell' inverno e nella primavera, si trovò assai peggio la state. Sputò sangue e andò in idropisia. Lascio pensare qual fosse la nostra afflizione, quand'ei si stava estinguendo lì, presso di noi, senza che potessimo rompere quella crudele parete che e
Էջ 433 - non era più. — Ed udimmo le voci ed i passi di chi venne a prendere il cadavere ! — E vedemmo dalla finestra il carro in cui veniva portato al cimitero ! Traevano quel carro due condannati comuni ; lo seguivano quattro guardie.
Էջ 402 - infatti, non i leali coi falsi, ma tutti i sinceri amatori del vero... Già il pubblico si accorge che questa non e impresa di mercenari, ma di letterati, se non tutti di grido, tutti collegati per sostenere
Էջ 433 - Fortini, suo amico dall' infanzia, uomo tutto religione e carità. « Povero Oroboni! qual gelo ci corse per le vene quando ci fu detto che non era più. — Ed udimmo le voci ed i passi di chi venne a prendere il cadavere ! — E vedemmo dalla finestra il carro in cui veniva portato al cimitero ! Traevano quel carro due condannati comuni ; lo seguivano quattro guardie.
Էջ 457 - il dolor fisico che me le spreme. La prego di cessare da un'inutile crudeltà ; guardi, i miei polsi sono rossi e gonfi, il sangue sta per uscirne, il mio corpo indebolito non regge più ; ma nulla posso aggiungere alle mie deposizioni. » II Senatore fece allentare un poco le manette, e durò così a
Էջ 298 - onor piemontese dicendo: — Soldati piemontesi, guardie nazionali, volete la guerra civile ? Volete l'invasione dei forestieri ? Volete i vostri campi devastati, le vostre città, le vostre ville arse e saccheggiate ? Volete perdere la vostra fama, contaminare le vostre insegne? Proseguite: sorgano armi piemontesi, contro armi piemontesi, petti di fratelli incontrino petti di fratelli ! Comandanti dei corpi, ufficiali

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