Storia del reame di Napoli dal 1734 al 1825, Հատոր 2Vallardi, 1905 |
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Storia del reame di Napoli dal 1734 sino al 1825: 2, Հատոր 2 Pietro Colletta Ամբողջությամբ դիտվող - 1834 |
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Սիրված հատվածներ
Էջ 150 - ... dei più cari nella vita e degli amici; e quando, oppressi dal digiuno e dal dolore, perduto il senno e la memoria, mancavano, gli ultimi sentimenti che cedessero erano sdegno a' parenti, odio al genere umano.
Էջ 150 - Molti nuovi argomenti si raccolsero della fierezza virile e della passione delle donne. Un bambino da latte fu dissotterrato morente al terzo giorno, né poi morì. Una donna gravida restò trenta ore sotto i sassi, e dalla tenerezza del marito liberata, si sgravò giorni appresso di un bambino col quale vissero sani e lungamente; ella, richiesta di che pensasse sotto alle rovine, rispose: — Io aspettava...
Էջ 17 - Ambo folli, però che il frate, con le molte sentenze contrarie a' dogmi o alle pratiche del Cristianesimo, diceva ricever angeli messaggieri da Dio, parlar con essi, esser egli profeta, essere infallibile: e la Geltrude, tener commercio di spirito e corporale con Dio, essere pura e santa, avere inteso dalla Vergine Maria non far peccato godendo in oscenità col confessore; ed altri assai sconvolgimenti di ragione. I santi inquisitori ed i teologi del Santo Uffizio avevano disputato più volte con...
Էջ 82 - ... ampio teatro di Europa , fabbricato nel minor tempo possibile all'arte. Avutone il disegno dal Medrano, diede carico della esecuzione ad un tal Angelo Carasale, nato di plebe, alzato in fama per ingegno di architettura e per opere ardite e stupende. Egli scelse il luogo presso alla reggia...
Էջ 179 - Carillo, il Delfico, il Conforti erano mal visti e spiati; cessarono ad un tratto le riforme di Stato, avuto pentimento delle già fatte; i libri stranieri, le gazzette, impedite; i circoli della regina disciolti; le adunanze di sapienti vietate; negavasi ricovero ai fuggitivi francesi, che, sebbene contrari alla rivoluzione, apportavano per il racconto dei fatti scandalo e fastidio...
Էջ 373 - ... animo ed oratore spedito, perduta . pazienza, gli disse: II re, non già noi, mosse guerra ai Francesi : il re e il suo Mack furono cagioni alle disfatte : il re fuggì lasciando il regno povero e scompigliato; per lui venne conquistatore il nemico, e impose ai popoli vinti le sue volontà. Noi le obbedimmo come i padri nostri obbedirono alle volontà del re Carlo Borbone ; che la obbedienza dei vinti è legittima perché necessaria.
Էջ 83 - Andò a corte, parlò al re, rammentò le grazie sovrane, il plauso del popolo, la bellezza dell' opera ; rappresentò nella sua povertà le prove di onesta vita; e partì lieto scorgendo nel viso del re alcun segno di benevolenza. Ma così non era, perciocché doppiarono le inchieste del magistrato; e poco appresso il Carasale, menato nella fortezza di Santelmo, fu chiuso in prigione, dove campò ne' primi mesi per li stentati aiuti della famiglia, e poi dell
Էջ 148 - ... invadeva le sponde, e ritornando al proprio letto trascinava greggi ed uomini. Così morirono intorno a duemila della sola Scilla, i quali stavano sulla rena o nelle barche per campare da...
Էջ 304 - I sacerdoti , scrive Pietro Colletta, eccitavano alla guerra con devote preghiere nelle chiese e nelle piazze : i troppo vecchi , i troppo giovani pugnavano quanto valeva debilità del proprio stato : le donne prendevano cura pietosa dei feriti : e parecchie , vestite come uomini, combattevano a fianco dei mariti o de' fratelli ; ingannando il nemico meno dalle mutate vesti che per valore.