I martiri della libertà italiana, dal 1794 al 1848: memorie raccolte

Գրքի շապիկի երեսը
E. Treves, 1872 - 598 էջ
 

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Էջ 68 - Morì , qual era vissuto, placido, innocente e puro. Il piansero da un estremo all'altro d'Italia con amare lagrime i suoi discepoli, che come maestro e padre , e più ancora come padre che come maestro il rimiravano. Il piansero con pari affetto tutti coloro che credono , che lo sforzarsi di felicitare la umanità è merito, e lo straziarla delitto. Non si potrà dir peggio dell' età nostra di questo che un Mario Pagano sia morto sulle forche.
Էջ 414 - ... egida. La forza è il loro solo diritto, e noi in qualche parte almeno mostrandoci ad esse consentanei, cercheremo di metter la forza dalla nostra parte, ma per poi far trionfare il vero diritto.
Էջ 418 - BANDIERA. per guadagnarla, varranno a scontare nell'opinione dei popoli tanto passato obbrobrio, e così lungo servaggio. Essi soli potranno farci riguardare come non degeneri nepoti dei più grandi che portarono lo splendore del nome italiano in ogni angolo del mondo conosciuto ; essi soli ci permetteranno lasciare ai nostri figli una patria libera, unita, indipendente. » Ai Calabresi dicevano : « Al grido dei vostri fatti , ali' annun-zio del giuramento che avete giurato, noi attraverso ostacoli...
Էջ 193 - Tonelli e Francesco barone Arese,. rei del delitto di alto tradimento, e li ha condannati alla pena di morte, da eseguirsi colla forca, osservato in quanto ai contumaci il § 498 del Codice penale.
Էջ 44 - Caracciolo, principe napoletano, ammiraglio di armata, dotto in arte, felice in guerra, chiaro per acquistate glorie, meritevole per servigi di sette lustri alla patria ed al re, cittadino egregio e modesto, tradito dal servo nelle domestiche pareti, tradito dal compagno d'armi lord Nelson, tradito dagli...
Էջ 94 - E qual fede? la mancata nelle capitolazioni dei castelli ! Vergognate di profanare i nomi sacri della civiltà al servizio più infame della tirannide. Dite che i principi vogliono sangue, e che voi di sangue li saziate; non vi date il fastidio dei processi e delle condanne, ma leggete su le liste i nomi dei proscritti e uccideteli; vendetta più celere e più conforme alla dignità della tirannide.
Էջ 425 - Corfù, donde scrisse questa lettera al suo comandante : « Allorquando (diceva) i vostri modi poco usitati mi hanno avvertito in questi ultimi giorni di qualche sospetto a mio carico nell'animo vostro, io mi sono persuaso che più di ogni altra cosa vi avesse dato luogo la mia antica amicizia cogli onorevoli patriotti e commilitoni Bandiera. Sapendo pur troppo , per dolorose sciagure italiane, che i sospetti son tutto presso un governo come l...
Էջ 94 - ... animo ed oratore spedito, perduta . pazienza, gli disse: II re, non già noi, mosse guerra ai Francesi : il re e il suo Mack furono cagioni alle disfatte : il re fuggì lasciando il regno povero e scompigliato; per lui venne conquistatore il nemico, e impose ai popoli vinti le sue volontà. Noi le obbedimmo come i padri nostri obbedirono alle volontà del re Carlo Borbone ; che la obbedienza dei vinti è legittima perché necessaria.
Էջ 413 - Lombardo-Veneto , mandò uno de' suoi a mia madre, a dirle che ov' essa potesse da Corfù ricondurrai a Venezia coll' autorità, che una genitrice* deve saper conservare sopra un figlio , egli impegnerebbe la sacra sua parola che io sarei non solo assolto, ma tornato al mio grado , alla mia nobiltà , a
Էջ 251 - Cosi l'agonizzante serrato dalle manette , seguito da due confortatori (il Parroco di Rubiera e un Cappuccino) , da .dodici satelliti ricinto , era per uscire del castello , quando un sergente correva ansante a dire che si sospendesse l'andata, perché mancavano ancora trentacinque minuti al mezzogiorno.

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