Antologia della prosa italiana modernaSuccessori Le Monnier, 1871 - 520 էջ |
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Antologia della prosa italiana moderna: Compilata e corredata di note da ... Giuseppe Puccianti Ամբողջությամբ դիտվող - 1910 |
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affetti alcuni ALESSANDRO MANZONI Alfieri allora altre anco animali animo Antologia della prosa anzi avea bello bisogno buona caccia capo casa cercare certo ch'io chè chiama colla comune Copernico cotesto credo cuore d'ogni dice dire educazione erano Fanfulla fare folaghe forza Francesi Giacomo Leopardi Giordani giorno GIUSEPPE GENÉ Giuseppe Giusti gran grida guarda ingegno l'uomo lasciato LAZZARO PAPI legge letto lingua lungo luogo maestro maggiore male mano MASSIMO D'AZEGLIO medesimo meglio mente mettere mezzo mondo morale morte Napoleone Napoleone Buonaparte nuovo occhi pare parlare parole passo pensare pensiero Pietro Giordani poco poesia poeta popolo porta possa poteva povero proprio prosa italiana moderna psillo pure ragione rotifero sapere sarebbe scienza scrittori scrivere sẻ sentimento signore Silvio Pellico stile stima studio tragedia troppo trovare uccelli Ugo Foscolo umano uomini uomo Vedi pag veniva vero verso virtù Vittorio Alfieri vivo voglia volere vuol zione
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Էջ 225 - Si distinguevano i villaggi, le case, le capanne: il palazzotto di don Rodrigo, con la sua torre piatta, elevato sopra le casucce ammucchiate alla falda del promontorio, pareva un feroce che, ritto nelle tenebre, in mezzo a una compagnia d'addormentati, vegliasse, meditando un delitto. Lucia lo vide, e rabbrividì...
Էջ 239 - ... sol fatto, si trovò ingolfato nell'esame di tutta la sua vita. Indietro, indietro, d'anno in anno, d'impegno in impegno, di sangue in sangue, di scelleratezza in scelleratezza: ognuna ricompariva all'animo consapevole e nuovo, separata da...
Էջ 428 - ... materiali che si trovavano sparsi in una gran quantità e varietà di documenti, scovati in gran parte da lui; risolvette tante questioni, tante più ne pose, ne sfrattò tante inutili e sciocche, e fece la strada a tant'altre.
Էջ 250 - Scendeva dalla soglia d'uno di quegli usci, e veniva verso il convoglio, una donna, il cui aspetto annunziava una giovinezza avanzata, ma non trascorsa; e vi traspariva una bellezza velata e offuscata, ma non guasta, da una gran passione, e da un languor mortale: quella bellezza molle a un tempo e maestosa, che brilla nel sangue lombardo.
Էջ 17 - Tutta la grandezza di Roma non serve ad altro che a moltiplicare le distanze, e il numero de' gradini che bisogna salire per trovare chiunque vogliate. Queste fabbriche immense, e queste strade per conseguenza interminabili, sono tanti spazi gittati fra gli uomini, invece d'essere spazi che contengano uomini.
Էջ 236 - ... malvagi, l'essere innanzi a tutti, gli dava talvolta il sentimento d'una solitudine tremenda. Quel Dio di cui aveva sentito parlare, ma che, da gran tempo, non si curava di negare né di riconoscere, occupato soltanto a vivere come se non ci fosse, ora, in certi momenti d'abbattimento senza motivo, di terrore senza pericolo, gli pareva sentirlo gridar dentro di sé: Io sono però.
Էջ 250 - ... languor mortale: quella bellezza molle a un tempo e maestosa, che brilla nel sangue lombardo. La sua andatura era affaticata, ma non cascante; gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d'averne sparse tante; c'era in quel dolore un non so che di pacato e di profondo, che attestava un'anima tutta consapevole e presente a sentirlo. Ma non era il solo suo aspetto che, tra tante miserie, la indicasse così particolarmente alla pietà, e ravvivasse per lei quel sentimento ormai stracco e ammortito...
Էջ 225 - I passeggieri silenziosi, con la testa voltata indietro, guardavano i monti, e il paese rischiarato dalla luna, e variato qua e là di grand'ombre.
Էջ 21 - Non cerco altro più fuorchè il vero, che ho già tanto odiato e detestato. Mi compiaccio di sempre meglio scoprire e toccar con mano la miseria degli uomini e delle cose, e d'inorridire freddamente, speculando questo arcano infelice e terribile della vita dell'universo.
Էջ 226 - Addio, casa natia, dove, sedendo, con un pensiero occulto, s'imparò a distinguere dal rumore de' passi comuni il rumore d'un passo aspettato con un misterioso timore. Addio, casa ancora straniera, casa sogguardata tante volte alla sfuggita, passando, e non senza rossore ; nella quale la mente si figurava un soggiorno tranquillo e perpetuo di sposa. Addio, chiesa, dove...